ETS: quarto periodo di attuazione (2021 ÷ 2030)

Dopo un lungo negoziato tra il Consiglio, il Parlamento e la Commisione Europea, durato circa 4 anni, vede la luce l'accordo sulle misure di riduzione delle emissioni di CO2 per il periodo 2021-2030, da parte del settore industriale.

La Direttiva 2018/410/CE, entrata in vigore l'8 aprile 2018, definisce che:

  • (Art. 1 - 12) mantenimento dell'obiettivo di riduzione proposto dalla Commissione e confermato dai Capi di Stato e di Governo (-2,2% annuo), che fornisce un'indicazione chiara e stabile dello sforzo imputabile ai settori ETS
  • (Art. 1 - 14.e) maggiore disponibilità di quote gratuite a disposizione dell'industria in caso di necessità (da 43% al 46%; +3% in caso di applicazione del fattore correttivo transettoriale)
  • (Art. 1 - 15) maggiore flessibilità nella definizione dei settori a rischio Carbon Leakage (criteri qualitativi [intensità di emissioni kgCO2/VAL]x[intensità di esportazione]>0,2 e quantitativi >0,15 sulla base dei dati 2014-2016), che dovrebbe consentire ad alcune produzioni, come laterizi, gomma, alimentare, di rientrare nell'assegnazione a titolo gratuito (100%) anche dopo il 2020. Ricordiamo che è in corso un apposito studio (commissionato da TBE) da parte di PWC, finalizzato all'analisi dei possibili impatti sul mercato EU per effetto del costo della CO2, con l'obiettivo di qualificare l'industria dei laterizi tra i settori esposti, ovvero meritevole delle tutele del carbon leakage (100% delle quote assegnate in base ai benchmark ed ai fattori correttivi).
  • (Art. 1 - 33) possibile esclusione dall'ETS per gli impianti molto piccoli, con emissioni inferiori a 2.500 tCO2/a.

Non è stato, invece, accolta la richiesta di innalzare da 25.000 tCO2 a 50.000 tCO2 la soglia emissiva che consente ai piccoli impianti di usufruire di misure equivalenti (opt-out).


Confindustria: potenziali costi che deriverebbero al sistema manifatturiero nazionale dalla riforma del mercato europeo di scambio di quote di CO2

ETS: simulazione Carbon Leakage diretto 2021-2030 Assunzioni e sintesi dei risultati

Di seguito, si riporta la percentuale media del fabbisogno di quote che verosimilmente non verrà soddisfatto dall'allocazione gratuita (shortage), stando agli attuali criteri proposti dalla Commissione europea, e la relativa valorizzazione economica considerando un prezzo della quota EUA a 30 euro lungo l'intero periodo 2021-2030:

  • Acciaio: 2.665 milioni di € (-46 % delle quote)
  • Raffinazione: 2.475 milioni di € (-46 % delle quote)
  • Cemento: 1.221 milioni di € (-27 % delle quote)
  • Chimica: 568 milioni di € (-21 % delle quote)
  • Carta: 555 milioni di € (-43 % delle quote)
  • Ceramica: 198 milioni di € (-31 % delle quote)
  • Laterizi: 272 milioni di € (-85 % delle quote) se NON carbon leakage; 80 milioni di € (-30 % delle quote) se carbon leakage
  • Calce: 206 milioni di € (-59 % delle quote)
  • Gesso: 28 milioni di € (-84 % delle quote)
  • Pomodoro: 90 milioni di € (-77% delle quote)

Carbon leakage

A maggio 2018, la CE ha pubblicato la prima lista dei settori carbon leakage riportando i settori esposti al rischio della rilocalizzazione delle emissioni di CO2 per valutazione quantitativa (indicatore di rilocalizzazione delle emissioni di CO2 > 0,2).

Per un numero limitato di casi, si è proceduto ad una «valutazione di secondo livello» che può essere una valutazione qualitativa con criteri specifici oppure una valutazione quantitativa a livello disaggregato, secondo i seguenti criteri di ammissibilità:

A Indicatore di rilocalizzazione delle emissioni di CO2 tra 0,15 e 0,2 Valutazione qualitativa
B Intensità di emissioni superiore a 1,5 Valutazione qualitativa o valutazione quantitativa a livello disaggregato
C Assegnazione gratuita calcolata in base ai parametri di riferimento delle raffinerie Valutazione qualitativa o valutazione quantitativa a livello disaggregato
D Inseriti nell’elenco di rilocalizzazione del CO2 2015-2020 ad un livello a 6 o 8 cifre Valutazione quantitativa a livello disaggregato

L'industria dei laterizi è inserita nell'elenco di cui al criterio B ed è quindi stata ammessa a presentare domanda di valutazione di secondo livello.

Per dare un quadro completo dell'industria ceramica, riportiamo le seguenti classificazioni:

  • "fabbricazione di prodotti refrattari" (2320) e "fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti" (2311) sono nella lista carbon leakage grazie alla valutazione quantitativa
  • "fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali" (2341), "fabbricazione di articoli sanitari in ceramica" (2342), "fabbricazione di isolatori e di pezzi isolanti in ceramica" (2343) e "fabbricazione di altri prodotti in ceramica per uso tecnico e industriale" (2344) ricadono nella fattispecie di cui al criterio A.

Ad ottobre 2018. la DG Clima ha considerato valido lo studio qualitativo sul carbon leakage per il settore dei laterizi e, conseguentemente, proporrà l'inclusione dei laterizi nella lista carbon leakage definitiva, che verrà approvata entro la fine dell'anno.

Si stima che la qualifica carbon leakage possa valere per l'industria italiana dei laterizi circa 140 milioni di euro nei 10 della quarta fase ETS e ridurrà fortemente l'impatto della normativa sul settore: da uno shortage dell'88% si passerà al 30% (valore in linea con gli altri settori manifatturieri).

Anche gli altri settori ceramici (articoli sanitari e stoviglierie), oltre alle piastrelle ed i refrattari che erano già stati considerati carbon leakage, sono stati qualifcati carbon leakage

In definitiva, grazie all'ottimo lavoro svolto dalla TBE e dalle altre Federazioni europee della ceramica (FECS e FEPS) e dalla stessa Cerame Unie, l'intero settore ceramico beneficerà del fattore unitario carbon leakage (100% delle quote calcolate secondo le regole di allocazione, in corso di definizione: sottoimpianti, benchmark, fattore correttivo, ecc.) per il periodo 2021-2030.


Circolari

Ricerca le circolari per parola chiave

Newsletter

Iscriviti alla Newsletter del Laterizio


logo_life_herotile-02.png           saie ftredilio ftr             logo ingenio             Logo-INS.png