Centro Studi ANCE

Ecobonus e sismabonus, occasione unica per rimettere in sicurezza il Paese

Il 26 settembre ANCE ha dedicato una giornata di approfondimento sugli incentivi fiscali in edilizia proponendo, in vista della prossima legge di Bilancio per il 2018, un pacchetto di proposte che mirano a sfruttare al meglio le potenzialità dell'ecobonus e del sismabonus e a garantirne maggiore efficacia nel tempo:

  1. Prorogare fino al 2020 la detrazione Irpef commisurata al 50% dell'IVA dovuta sull'acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, così da riuscire a indirizzare la domanda verso l'acquisto di abitazioni non inquinanti e più efficienti.
  2. Mettere  a regime la detrazione Irpef per il recupero edilizio, nelle formulazioni potenziate e in vigore fino al 31 dicembre 2017, e la proroga fino al 2021 della detrazione per interventi di riqualificazione energetica eseguiti su edifici esistenti.
  3. Per quanto riguarda invece gli interventi di prevenzione sismica degli immobili, la detrazione Irpef 75%-85% del prezzo di vendita (fino ad un massimo di 96.000 euro) per l'acquisto di case antisismiche, site nelle zone più a rischio, derivanti da interventi di demolizione e ricostruzione e vendute dalle imprese che hanno realizzato l'intervento, andrebbe estesa (oggi è limitato per le case in zona sismica 1) anche alle zone 2 e 3, sia per le abitazioni che per gli immobili ad uso produttivo. In questo modo sarebbe favorito il processo di sostituzione edilizia, visto che le imprese metterebbero a disposizione dei cittadini che decidono di sostituire il loro vecchio immobile, un fabbricato da utilizzare nel lasso temporale durante il quale l'altro viene completamente rigenerato, energeticamente e sismicamente. I proprietari potrebbero così finanziare l'operazione di rigenerazione del proprio vecchio immobile, dandolo in permuta prima della demolizione e usufruendo, al momento dell'acquisto del nuovo fabbricato, degli incentivi sugli immobili antisismici, mediante l'uso della cessione del credito.
  4. Questi benefici andrebbero estesi anche ad uffici e capannoni. Il limite di 96.000 euro per unità immobiliare, previsto per immobili residenziali, appare del tutto inefficace per gli immobili produttivi per i quali sono necessari interventi mediamente più costosi. Occorre rimodulare il bonus, in funzione dell'immobile su cui s'interviene, commisurando le premialità alla superficie e ammettendo anche la possibilità di cumulo tra Sismabonus e Ecobonus (per spese differenti).
  5. Occorre, infine, riconoscere la possibilità di utilizzo della cessione del credito anche per gli interventi su singole unità immobiliari e per edifici diversi da quelli condominiali, ivi compresi quelli a destinazione produttiva.

Per approfondimento:
Ecobonus Sismabonus (parte I mercato)
Ecobonus Sismabonus (parte II guida pratica)
Relazione CAMPANA_EcoeSismaBonus 26set2017
Scheda stampa convegno ecosismabonus
Rassegna stampa

  • Creato il .

Circolari

Ricerca le circolari per parola chiave

Newsletter

Iscriviti alla Newsletter del Laterizio


logo_life_herotile-02.png           saie ftredilio ftr             logo ingenio             Logo-INS.png