Ambiente e sostenibilità

Il riconoscimento del ruolo sociale dell'impresa privata implica che sugli operatori economici gravi anche l'importante responsabilità di creare condizioni di benessere ed di elevare la qualità della vita in termini non solo economici ma anche di sicurezza ed ambiente.
In tempi recenti, l'acuirsi di problematiche ambientali ha condotto a rivedere l'approccio ai processi di sviluppo dei vari settori dell'economia e della produzione. Uno degli aspetti principali di questa trasformazione di mentalità è l'acquisizione di una visione globale dei problemi che permetta di prevedere e controllare anche le conseguenze indirette di una determinata attività.
L'edilizia bioecologica ad esempio, basata sulla ricerca di un rapporto equilibrato tra uomo, ambiente costruito e natura, è particolarmente attenta alla scelta dei materiali da costruzione impiegati nella realizzazione delle unità abitative. Se ci si muove nell'ambito di criteri costruttivi che mirino alla salvaguardia della salute, il laterizio, per le sue caratteristica di materiale "naturale", rappresenta uno elemento insostituibile. Sarebbe tuttavia una analisi estremamente riduttiva quella che, nella valutazione della valenza ecologica di un prodotto, non considerasse per intero il processo di produzione e l'impatto ambientale che da esso deriva.

La sostenibilità di un prodotto è valutata dall'interazioni con l'ambiente, che avvengono durante l'intero ciclo della sua vita: dall'estrazione delle materie prime all'eventuale smaltimento, riciclo o riutilizzo. Per definire l'impatto ambientale di un prodotto occorre, dunque, provvedere alla valutazione del ciclo di vita ed, in questa ottica, la fase produttiva, comprensiva di scelta del sito, consumo energetico e materico, emissione di sostanze nocive e recupero paesaggistico, rappresenta una tappa fondamentale per stabilire il grado di sostenibilità di un prodotto.

L'analisi del ciclo di vita applicata alle soluzioni tecniche in laterizio evidenzia come queste rappresentino sistemi costruttivi a basso impatto. La fabbricazione di laterizi ha inizio con il reperimento della materia prima: l'argilla. L'attività estrattiva è dunque un elemento imprescindibile della produzione; le cave pur avendo un impatto sull'assetto del territorio, sono spesso oggetto di valorizzazione ambientale e di integrazione territoriale del sito recuperato al termine dell'attività estrattiva. In alcuni casi attraverso sapienti azioni di restauro naturalistico si sono ricreati habitat naturali distrutti dall'uomo stesso nel corso dei secoli.
Da molti anni infatti i produttori di laterizi, sia tramite iniziative volontarie che in ottemperanza a disposizioni di legge, si sono impegnati nel contenimento degli impatti associati al ciclo produttivo nello sforzo imprenditoriale di coniugare l'economia con l'ambiente.


LATERLIFE per la verifica della performance ambientale delle soluzioni costruttive in laterizio, secondo l'approccio LCA

Laterlife

Il profilo ambientale dei prodotti è stato definito attraverso la metodologia di Valutazione del Ciclo di Vita del prodotto(LCA) in conformità alle prescrizioni della norma internazionale ISO 14040 ed allo strandard EN 15804 "Sustainability of construction works – Environmental product declarations – core rules for the product category construction products" elaborata dal gruppo di lavoro TC 350 "Sustainability of Construction Works" - WG3 "Product Level". Gli indicatori di impatto sono stati ricavati utilizzando il metodo di CML 2001 (per la caratterizzazione degli indicatori Acidificazione, Eutrofizzazione, Riscaldamento Globale (GWP100), Riduzione dello strato di ozono (ODP) e Ossidazione fotochimica e il metodo EPD Draft limitatamente alla caratterizzazione dell'indicatore Non renewable, fossil.

Tale scelta è stata operata in accordo con l'Annex C della En15804 riportanti i fattori di caratterizzazione previsti dallo standard per ognuno degli indicatori elencati. Il profilo ambientale dei materiali è stato calcolato adottando l'unità di massa 1kg quale unità dichiarata. Il sistema dei confini è stato strutturato sulla base della regola "cradle to gate" ed include quindi tutti i processi a partire dalla fase di approvvigionamento delle materie prime fino al confezionamento del prodotto prima dell'uscita dal cancello dello stabilimento di produzione. Non include la fase di trasporto del materiale al cantiere né alcuno scenario di fine vita, né il contributo della soluzione tecnica all'impatto ambientale durante la fase di uso dell'edificio in cui è collocata. L'analisi tiene in considerazione il consumo di risorse primarie, energetiche e di materiali, le emissioni in aria e in acqua. In ognuna di queste fasi produttive, sono inclusi i consumi ausiliari associati al processo relativi ai trasporti e allamovimentazione interna. Non sono inclusi i consumi elettrici per l'illuminazione e i condizionamento.


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